La Casera Goriuda


All’inizio di maggio, con la primavera che finalmente si affacciava dopo un lungo inverno, abbiamo deciso di regalarci due giorni immersi nella bellezza della natura a Sella Nevea. Il nostro obiettivo era semplice ma speciale: raggiungere la Casera Goriuda. Con il desiderio di allontanarci dalla routine e respirare un po’ di aria fresca di montagna, ci siamo messi in cammino tra boschi e panorami mozzafiato, seguendo sentieri poco battuti. Oggi vi porto con me in questa piccola avventura: ecco com’è andata la nostra gita.
La Casera Goriuda, situata a 1.405 metri di altitudine nel cuore delle Alpi Giulie, è una vera e propria testimonianza della tradizione pastorale e montana della regione. Si trova su un ampio ripiano erboso sopra il Fontanone di Goriuda e regala una vista mozzafiato sull’altopiano del Montasio e sulle cime circostanti.

Le casere, come la Casera Goriuda, erano originariamente utilizzate dai pastori durante l’estate per produrre formaggi e prendersi cura del bestiame. Queste costruzioni in pietra e legno erano essenziali per l’economia rurale locale, permettendo un uso sostenibile dei pascoli alpini.

Accesso e itinerari :

1. Da Sella Nevea (CAI 635 + 659 – “Troi dai Sacs”)
Questo percorso inizia dalla stazione della cabinovia del Canin e segue inizialmente il sentiero CAI 635. Dopo circa 20 minuti, si devia a destra sul sentiero CAI 659, conosciuto come “Troi dai Sacs”, che attraversa incantevoli boschi di faggi e abeti. Il tempo di percorrenza è di circa 2 ore, con un dislivello di 500 metri.

2. Da Pian della Sega (CAI 645)
Partendo dalla località Pian della Sega, si segue il sentiero CAI 645, che risale il versante meridionale della Val Raccolana. Questo itinerario, che richiede circa 1 ora e 30 minuti, offre una vista ravvicinata sulla cascata del Fontanone di Goriuda.

3. Sentiero CAI 645/a – “Sentiero Sereno”
Per gli escursionisti più esperti, il sentiero CAI 645/a, noto come “Sentiero Sereno”, rappresenta un’alternativa più impegnativa. Questo percorso, parzialmente attrezzato ed esposto, richiede attenzione e un passo sicuro. Collegamenti e proseguimenti Dalla Casera Goriuda, è possibile proseguire verso il Foran del Muss, una spettacolare gola tra il Col delle Erbe e il Monte Picut.

Noi abbiamo deciso di percorrere, per raggiungere la casera , il sentiero attrezzato CAI 645/a – “Sentiero Sereno” , pur avendo la nostra magnifica Emi , siamo riusciti senza alcuna difficoltà a percorrere il sentiero attrezzato. Non sempre le escursioni più indimenticabili sono quelle che portano alle vette più alte o lungo i sentieri più affollati. A volte, sono proprio quei percorsi secondari, poco battuti, che si snodano tra le pieghe più nascoste della montagna a lasciarti un ricordo indelebile. È stato così per me con il Sentiero Sereno”, che si arrampica sui ripidi fianchi del gruppo del Canin, sopra Sella Nevea. Questo itinerario non è da prendere alla leggera: richiede un passo sicuro, attenzione costante e una buona familiarità con l’ambiente alpino, che può essere piuttosto severo.
Parcheggiato il nostro furgoncino nel ampio parcheggio a sella Nevea, siamo scesi lungo la strada asfaltata verso la funivia che porta al Rifugio Gilberti.

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Dopo una decina di minuti lungo un sentiero molto largo e ben segnato ci siamo trovati al primo incrocio dove abbiamo deciso di seguire il sentiero Sereno….

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… e per trovare anche l’inizio della palestra di roccia , dove prossimamente andro con mio figlio a fare un po di allenamento.
Appena inizia il sentiero, si arrampica su pendii di detriti, per poi proseguire lungo una lunga traversata su cenge esposte. È qui che tutto cambia: il sentiero si fa più stretto, il vuoto sotto di me si fa sentire e ogni passo richiede una concentrazione totale. Ogni movimento deve essere fatto con attenzione.

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Dopo circa un’ora abbondante , in lontananza si intravede la casera Goriuda…

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Negli ultimi anni, la Casera Goriuda è stata ristrutturata e trasformata in un rifugio montano sempre aperto, gestito dal Parco Naturale delle Prealpi Giulie. La struttura offre una parte aperta con posti letto e una parte chiusa, accessibile su richiesta, con ulteriori 12 posti. È dotata di un focolare, un fornello a gas e, stagionalmente, di acqua disponibile. La Casera Goriuda non è solo un punto di sosta per gli escursionisti, ma è anche un simbolo della cultura montana friulana. La sua presenza sottolinea l’importanza delle attività pastorali nella storia della Val Raccolana e l’impegno attuale nella conservazione del patrimonio naturale e culturale della regione.

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Ci siamo riposati per un’ora abbondante, fatto merenda e ripreso un po le forze per il rientro verso il parcheggio di Sella Nevea, imboccando il sentiero CAI 659 – “Troi dai Sacs”.

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Il sentiero inizia subito con una salita ripida, e in alcuni punti la traccia tende a svanire tra i detriti. I segnavia rossi e bianchi del CAI non sono sempre facili da individuare, spesso sbiaditi o nascosti da rocce smosse e vegetazione, ma per chi ha un po’ di esperienza nella lettura del terreno, il percorso risulta comunque abbastanza chiaro. Considerando la stagione ( primi di maggio), abbiamo trovato il sentiero coperto da nevai residui, alcuni dei quali erano piuttosto duri e inclinati. In un tratto, la neve attraversava la cengia, costringendoci a procedere con cautela e occhi ben aperti. È stata una sfida, e in certi momenti anche un po’ rischiosa, ma con la giusta prudenza siamo riusciti a superare ogni ostacolo.
Avanti cosi per un’oretta il sentiero ha cominciato a scendere , in alcuni punti anche molto ripidamente.. Arrivati in prossimità della pista da sci, abbiamo deciso, senza percorrere nuovamente la strada asfaltata dell’andata, di “tagliare” la pista da sci per raggiungere il parcheggio.

In totale abbiamo percorso circa 11 km per un dislivello totale di 600 metri o poco più. Consiglio questa bellissima gita a persone esperte e ben allenate.


Spero di essere stato chiaro e se avete qualche domanda, volete aggiungere qualcosa o condividere la vostra esperienza, scrivetelo nei commenti qui sotto o contattatemi tramite mail, Telegram Facebook o su Instagram.



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