Come valutare il meteo in montagna

Ciao a tutti!

Viste le richieste che mi sono arrivate nell’ultimo periodo, oggi voglio parlarvi, in generale, di un argomento molto importante per chi ama la montagna: Come valutare il meteo in montagna.

Il meteo in montagna è molto diverso da quello che si può osservare in pianura o in città, perché dipende da molti fattori, come la pressione atmosferica, le nubi, i venti e le correnti. Per questo motivo, è bene informarsi prima di partire per una gita o un’escursione, ma anche saper osservare i segnali che la natura ci offre durante la nostra permanenza in quota.

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Cosa sono le radio PMR446 e come si usano – Radio Rete Montana

Le radio PMR446 sono dei dispositivi di comunicazione senza fili che operano nella banda di frequenza 446 MHz. Gli apparati radio devono rispettare alcune caratteristiche, come la potenza massima di 500 mW ERP, l’antenna integrata e inamovibile e la mancanza di infrastrutture fisse. Questa banda è libera da licenze e può essere usata da chiunque per scopi personali o professionali, purché si rispettino alcune regole. Le radio PMR446 sono molto utili per comunicare in situazioni in cui il telefono cellulare non è disponibile o non è conveniente, come ad esempio:

– in montagna, in campeggio o in escursione

– in cantiere, in magazzino o in fabbrica

– in eventi sportivi, culturali o di intrattenimento

– in emergenze o calamità naturali

Per usare le radio PMR446 bisogna seguire alcune semplici indicazioni:

– scegliere un canale libero da interferenze o occupato da altri utenti

– mantenere una distanza minima di 10 metri tra le radio

– parlare in modo chiaro e conciso, evitando frasi superflue o offensive

– rispettare la privacy e la cortesia degli altri utenti

– non usare le radio per scopi illegali o dannosi

Le radio PMR446 hanno una portata limitata, che dipende da vari fattori come il terreno, gli ostacoli, le condizioni atmosferiche e la potenza del segnale. In genere, la portata massima è di circa 5 km in campo aperto e di circa 1 km in città. Le radio PMR446 sono facili da usare e non richiedono particolari competenze tecniche. Basta accendere la radio, selezionare il canale desiderato e premere il pulsante PTT (Push To Talk) per parlare. Alcune radio hanno anche funzioni aggiuntive come la scansione dei canali, la codifica del segnale, la vibrazione o la torcia.Le radio PMR446 sono dei dispositivi economici e versatili che possono essere usati per vari scopi. Se volete comunicare in modo semplice e sicuro, le radio PMR446 sono la soluzione ideale per voi.

Utilizzo delle radio PMR446 in montagna. Sono molto diffuse tra gli appassionati di escursionismo, alpinismo, sci e altre attività all’aria aperta, perché permettono di mantenere il contatto con i compagni di avventura anche in zone dove non c’è copertura telefonica o internet.

Ma quali sono i vantaggi e gli svantaggi delle radio PMR446 in montagna? E come scegliere il modello più adatto alle proprie esigenze? Cercherò di rispondere a queste domande, basandomi sulla mia esperienza personale e su alcune fonti affidabili.

I vantaggi delle radio PMR446 in montagna sono:

– Sono facili da usare: basta accenderle, selezionare un canale e premere il pulsante PTT (Push To Talk) per parlare. Non ci sono codici o frequenze da impostare.

– Sono economiche: si possono trovare modelli a partire da una ventina di euro, anche se ovviamente la qualità e le funzioni variano a seconda del prezzo.

– Sono compatibili tra loro: tutte le radio PMR446 possono comunicare tra loro, indipendentemente dalla marca o dal modello. Questo significa che si può usare la propria radio con qualsiasi altro utente che abbia una radio PMR446.

– Sono resistenti: la maggior parte delle radio PMR446 sono progettate per resistere agli urti, all’acqua, alla polvere e alle basse temperature. Alcune hanno anche una certificazione IP (Ingress Protection), che indica il grado di protezione contro gli agenti esterni.

– Sono leggere e portatili: le radio PMR446 hanno dimensioni ridotte e pesano poco, quindi non occupano molto spazio nello zaino e non appesantiscono la marcia.

Gli svantaggi delle radio PMR446 in montagna sono:

– Hanno una portata limitata: la portata delle radio PMR446 dipende da molti fattori, come la potenza del segnale, il tipo di antenna, le condizioni atmosferiche, il terreno e gli ostacoli. In linea generale, si può dire che la portata massima è di circa 10 km in campo aperto e di qualche centinaio di metri in zone boschive o urbane. In montagna, la portata può essere influenzata anche dalla morfologia del territorio e dalla presenza di riflessioni o assorbimenti del segnale da parte delle rocce o della neve.

– Hanno una durata limitata della batteria: le radio PMR446 funzionano con batterie ricaricabili o stilo (AA o AAA), che hanno una durata variabile a seconda dell’uso e della qualità. In media, si può dire che una batteria ricaricabile dura circa 8 ore e una stilo circa 16 ore. Ovviamente, la durata diminuisce se si usa molto la radio o se si tiene acceso il display retroilluminato o altre funzioni accessorie. In montagna, è quindi consigliabile portare sempre delle batterie di riserva o un caricabatterie portatile.

– Hanno una qualità del suono variabile: la qualità del suono delle radio PMR446 dipende anch’essa da molti fattori, come la potenza del segnale, il tipo di antenna, le condizioni atmosferiche, il terreno e gli ostacoli. In generale, si può dire che il suono è abbastanza chiaro e intelligibile se la distanza tra le radio è inferiore ai 5 km e se non ci sono interferenze o rumori di fondo.

Cosa è la Rete Radio Montana e perché è utile per la sicurezza in montagna?

La Rete Radio Montana (RRM) è un progetto nato nel 2008 con l’obiettivo di migliorare la comunicazione tra gli appassionati di montagna e le strutture di soccorso in caso di emergenza. Si tratta di una rete radiofonica nazionale che utilizza una frequenza libera in banda PMR-446 (UHF) – canale 8.16 – per consentire lo scambio di informazioni utili tra escursionisti, alpinisti, rifugi, soccorritori e protezione civile.La RRM è una rete aperta e gratuita, a cui possono aderire tutti coloro che dispongono di un apparato radio PMR-446 (facilmente reperibile in commercio a prezzi accessibili) e che rispettano il regolamento e le buone pratiche di utilizzo della rete. La RRM non sostituisce il telefono cellulare o il sistema satellitare, ma si propone come un’alternativa o un’integrazione in caso di assenza o scarsità di copertura telefonica.

La RRM offre diversi vantaggi per la sicurezza in montagna:

Permette di comunicare la propria posizione e le proprie condizioni in caso di bisogno, facilitando l’intervento dei soccorsi.

Permette di ricevere informazioni sulle condizioni meteo, sullo stato dei sentieri, sui pericoli presenti sul territorio, ecc.

Permette di creare una rete di solidarietà tra gli utenti della montagna, favorendo l’assistenza reciproca e la prevenzione degli incidenti.

Permette di sensibilizzare gli utenti alla cultura della sicurezza e al rispetto dell’ambiente montano.

Per saperne di più sulla Rete Radio Montana, visitate il sito ufficiale www.reteradiomontana.it

Timbri di vetta – San Servolo (Socerb-SLO)

Il castello di San Servolo (Grad Socerb o Strmec in sloveno, Schloss Sankt Serff in tedesco) si trova in Slovenia nel comune di Capodistria, a poca distanza dal confine italo-sloveno; è una rocca costruita su una rupe a più di 350 m s.l.m

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Un po’ di storia ( tratta da Wikipedia) :

Venne costruito per difendere il territorio dagli Ungari; il nucleo iniziale risale presumibilmente al IX secolo, e poi ampliato nel corso dei secoli. Fu teatro di molte battaglie e, in particolare, di quelle tra gli austriaci e i veneziani all’inizio del XVI secolo per il controllo del commercio del sale che si produceva nelle saline di Zaule e transitava lungo la Val Rosandra.Fu proprietà dei veneziani dal 1463 al 1511 che lo usavano come estrema difesa dai Turchi e dall’Impero Austriaco. Nel 1521 ne divenne poi proprietario il capitano triestino e nobile Nicolò Rauber; come sede del capitanato feudale con diritti circondariali estendeva il proprio controllo su un territorio piuttosto vasto, comprendendo, oltre al villaggio stesso di San Servolo (Socerb) e Castel, anche Cernotti, Podgorje, Piedimonte, Petrinje, Clanzi in Valle, Occisla-Clanzo, Beka (Becca), Prebenico, Vodice e San Sergio.All’inizio del XVII secolo, durante la guerra degli Uscocchi (1615-1617), il castello fu del nobile triestino Benvenuto Petazzi; i conti Petazzi mantennero il capitanato di Socerb fino al 1688, quando lo restituirono all’arciduca di Graz per trasferirsi a Zaule. Nel 1689 il castello fu visitato, descritto e raffigurato dallo storico Janez Vajkard Valvasor. Nella prima metà del XVIII secolo il capitanato di Socerb passò nelle mani dei marchesi de Priè; nel 1768 fu acquistato dai conti Montecuccoli di Modena che ne mantennero la proprietà anche dopo l’abolizione della servitù della gleba nel 1848. A causa dei danni dovuti a un incendio provocato nel 1780 da un fulmine, all’inizio del XIX secolo il castello cadde in rovina. I resti furono descritti nel 1823 dal conte Girolamo Agapito e ne venne realizzato un dipinto nel 1842 da August Tischbein. Quello che rimaneva del castello fu acquistato nel 1907 dal barone triestino Demetrio Economo che lo ristrutturò nel 1925[1] sanando il muro di cinta e rimuovendo le altre rovine. Durante la seconda guerra mondiale, nel periodo della lotta di liberazione, grazie la posizione strategica, venne usato come sede da parte di milizie partigiane prima e dall’esercito tedesco dopo che lo conquistò nell’autunno del 1944. Nel dopoguerra fu nuovamente ristrutturato e ha assunto un’importanza storica e un interesse prettamente turistico.

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Fontanone di Goriuda

Il fontanone di Goriuda é una sorgente carsica che sgorga a 861 m sul versante sinistro della Val Raccolana .Le acque fuoriescono da una grotta di oltre 600 m di sviluppo, caratterizzata da laghi pozzi e sifoni.

Per raggiungere la zona nella quale si trova la cascata, si percorre la strada che dal paese di Chiusaforte, sale lungo la Val Raccolana in direzione di Sella Nevea, fino a raggiungere il posteggio che serve la Trattoria “Fontanon di Goriude” in località Pian della Sega.

Già dalla strada e dal posteggio è impossibile non notare, sulla destra, la parte sommitale della grande cascata che fuoriesce dal sovrastante Fontanone di Goriuda.

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Raccolta Pdf “Erbe e piante commestibili”

Qui sotto vi elenco delle guide , trovate in rete, in pdf scaricabili sulle erbe e piante commestibili e con vari usi che possiamo trovare mentre facciamo delle passeggiate.

Erbe di casa mia
Le piante in tempo di crisi
Libretto piante officinali
Piante commestibili
Piante commestibili Lavign






Sito storico-archeologico di Muggia vecchia

Ciao a tutti , volevo condividere con voi un po’ di storia riguardante il sito archeologico di Muggia Vecchia. Ho trovato tempo fa in rete un programma fatto dall’ Associazione cai XXX ottobre che vale la pena leggerlo…

…buona lettura !

MUGGIA VECCHIA

Pianta parco archeologico di Muggia vecchia


Durante alcuni scavi di sondaggio, eseguiti più d’una ventina d’anni fa, emersero dei resti d’un insediamento protostorico dell’età del ferro nei pressi della porta di levante. In anni precedenti, in particolare in quelli cinquanta (sec. XX), furono recuperate pure testimonianze d’epoca romana. Il castelliere sarebbe stato utilizzato anche nei primi anni della colonizzazione romana (la conquista romana dell’Istria risale al 178-177 a.C.) e poi soppiantato quasi completamente dalle ville rustiche, che si svilupparono in un secondo tempo sul territorio muggesano nelle zone soleggiate e riparate dalla bora, che meglio si prestavano a essere coltivate a terrazzo.

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Muggia Vecchia

Muggia Vecchia – Basilica – Abitato – Porta di S. Odorico – Porta di S. Margherita

Oggi abbiamo visitato la zona storica di Muggia. Parco archeologico all’aperto. Bella zona con vista panoramica su Trieste.
Parcheggiata l’automobile nel comodo parcheggio gratuito ci siamo diretti verso la basilica…


La basilica di S. Maria Assunta è l’unico edificio sopravvissuto dell’abitato medievale di Muggia Vecchia.

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La sua presenza è ricordata in alcuni documenti del XIII secolo, ma la tecnica costruttiva e lo stile architettonico adottati richiamano al modello preromanico diffuso dal X secolo lungo le coste istriane.

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Prosecco – cimitero militare austro-ungarico 1914 – 1918

Siamo andati a visitare il cimitero militare Austro-Ungarico 1914-1918

Subito dopo l’abitato di Prosecco è possibile visitare il cimitero austro-ungarico, uno dei più importanti cimiteri austro-ungarici che oggi si trovano in Italia.
A circa 500 metri dopo il monumento di Prosecco , verso l’abitato di Campo sacro sulla sinistra noteremo un cartello stradale informativo ….

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Castello Tabor e monte Hum 583m s.l.m – Slovenia

Castello Tabor e monte Hum 583m s.l.m – Slovenia

Abbiamo trascorso alcuni giorni a Lasko ( Slovenia ) per rilassarci alla terme e visitare il posto e fare qualche passeggiata.
Abbiamo deciso di raggiungere la vetta del Monte Hum , posto consigliato dai gestori della fattoria dove abbiamo soggiornato.


La nostra gita inizia dal parcheggio adiacente il castello Tabor.

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Fatta una visita nel piazzale interno al castello ( all’interno un ristorante ) e fatto il giro delle mura , ci siamo diretti dalla parte opposta dove troviamo due cartelli informativi multilingue.
Da qui parte la nostra gita….

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Da Bagnoli della Rosandra a Botazzo : sentiero Cai n°1 – 15

Da Bagnoli della Rosandra a Botazzo : sentiero Cai n°1 – 15

La gita di oggi parte dalla piazza di Bagnoli , parcheggiata l’automobile vicino alla piazza (poco parcheggio 😦 ) , abbiamo seguito la strada asfaltata che porta al Rifugio Premuda.
Ci siamo tenuti sulla destra fino a trovare il segnavia Cai n°1.

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Vetta grande e Monte Voistri :sentiero Cai 40 – 3

Vetta grande e Monte Voistri :sentiero Cai 40 – 3

Abbiamo deciso di ripercorrere il sentiero Cai n°40 che parte dal municipio di Sgonico per raggiungere la Vetta Grande(486m s.l.m) e la cima del Monte Voistri ( 499m s.l.m) per aggiungere sul nostro libretto i timbri di vetta.

Il percorso lo avevamo fatto alcuni anni fa … vedi Qui per la descrizione.

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Grociana Piccola: Fortificazioni romane II-I sec. a.C.

!!! Scoperto complesso fortificato sul monte Grociana piccola !!!
Ho deciso di visitare il posto, dopo aver letto l’articolo ufficiale della scoperta(QUI) in inglese e anche per valutare le dimensioni effettive del complesso e ovviamente per fare un po di foto agli scavi.
La strada per raggiungere il complesso è molto breve.
La nostra piccola gita comincia parcheggiata l’automobile nello spiazzo fronte ex hotel Rosandra, a pochi metri dalla fermata dell’autobus…

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Val Saisera – Bivacco Mazzeni e rifugio F.lli Grego

La val Saisera è situata nel comune di Malborghetto Valbruna, è attraversata dal torrente Saisera ed è dominata dalle imponenti vette del Jôf Fuart (2.666 m) e del Jôf di Montasio (2.754 m). La valle è profonda pochi chilometri, e le acque del suo torrente si gettano in quelle del fiume Fella. Qui alla fine della vallata risalendo tutta la strada asfaltata si arriva al parcheggio 4 “Le ghiaie” dove noi abbiamo trascorso con il nostro furgoncino 2 giorni.

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Curiosità:
Saisera significa in sloveno “dietro il lago”; si ritiene infatti che un tempo in questo luogo sorgesse un lago di formazione glaciale, trattenuto a valle da uno sbarramento di tipo morenico; il lago sarebbe poi scomparso nel 1349 a causa di un terremoto che sconvolse la morfologia della vallata.
(tratto da wikipedia)

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Altopiano del Montasio

L’altopiano del Montasio :
Distante circa 6 km da Sella Nevea frazione del Comune di Chiusaforte, (UD) e circondata da imponenti cime come il Monte Canin montagna delle Alpi Giulie alta 2.587 m s.l.m. Segna il confine fra provincia di Udine e la Slovenia ed è l’ultimo massiccio montuoso delle Alpi Giulie in territorio italiano.

IMG-20190716-073038 Continua a leggere “Altopiano del Montasio”

Monte Lanaro – sentiero cai n5

Sentiero n°5 da Rupinpiccolo alla cima del monte Lanaro.

La nostra gita comincia dalla piccola piazzetta a Rupinpiccolo dove trova una bella edicola votiva con statua della Madonna e una fontanella funzionante

IMG-20190127-094655 Continua a leggere “Monte Lanaro – sentiero cai n5”

Sentiero n°28 – da Pesek di Grozzana alla cima del monte Cocusso

Sentiero n°28 – da Pesek di Grozzana alla cima del monte Cocusso

La gita di oggi ci porterà alla cima del monte Cocusso. Partendo da Pesek di Grozzana (475 m s.l.m),vicino la chiesetta dedicata alla Beata Vergine Immacolata edificata a metà del secolo scorso , c’è un ampio parcheggio dove inizia il nostro percorso segnalato cai n°28

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Passo Pordoi – Sacrario germanico

Passo Pordoi – Sacrario germanico

La nostra gita di fine anno ci porta sulla sommità del Passo Pordoi a 2239 m s.l.m dove, parcheggiata l’automobile in uno dei vari parcheggi gratuiti, in breve tempo ci porterà al Sacrario Germanico ( cimitero di guerra).

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La nostra gita comincia…

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Monte Orsario – Sentiero cai n° 3

Monte Orsario – Sentiero cai n° 3

La nostra piccola gita di oggi comincia subito dopo il ponte vicino al campeggio nella zona di Fernetti.

Parcheggiata l’automobile nello spiazzo a sinistra, cominciamo a camminare sulla strada asfaltata …

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Passeggiata da Padriciano alla vedetta Alice – cai n° 44a – 1

Passeggiata da Padriciano alla vedetta Alice – cai n°44a – 1

Oggi vi proponiamo una bella passeggiata! Partenza dal parcheggio nei pressi di Padriciano, poco prima dei campi da tennis. La passeggiata si snoda su un sentiero molto largo ( cai n°44a ) e per la maggior parte pianeggiate fino al parco Globojner, dove imboccheremo il sentiero cai n°1 che ci porterà fino alla cima del monte… sulla vedetta Alice.

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Parco pubblico Sartorio

Parco pubblico Sartorio

Oggi in questa giornata un po’ nuvolosa siamo andati a fare un giro in parco sartorio. Recentemente restaurato dal comune.

Il parco venne realizzato nel 1807 da Pietro Sartorio dando l’aspetto di un giardino veneto composto da un portale, una scala monumentale, alcune statue e una gloriette che veniva usata per la musica.

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