Come osservare gli animali in bosco

Se ami la natura e gli animali, una delle attività più belle e gratificanti che puoi fare è osservare gli animali in bosco. Il bosco è un habitat ricco di biodiversità, dove convivono molte specie diverse di mammiferi, uccelli, rettili, anfibi e insetti. Osservare gli animali in bosco ti permette di entrare in contatto con la vita selvaggia, di scoprire le abitudini e i comportamenti degli animali, e di apprezzare la bellezza e l’armonia della natura.

Ma come si fa a osservare gli animali in bosco? Quali sono le regole da seguire per non disturbare gli animali e per garantire la propria sicurezza? Quali sono gli strumenti e le tecniche da usare per individuare e riconoscere gli animali? In questo articolo ti daremo alcuni consigli pratici per osservare gli animali in bosco in modo responsabile e divertente.

  1. Scegli il luogo e il momento giusto.

Il primo passo per osservare gli animali in bosco è scegliere un luogo adatto, dove ci sia una buona presenza di fauna selvatica. Puoi informarti su internet, sui libri o presso le guide locali quali sono i boschi più interessanti da visitare nella tua zona. Inoltre, devi scegliere il momento giusto per andare in bosco, in base al tipo di animali che vuoi osservare. Alcuni animali sono più attivi di giorno, altri di notte, altri ancora al crepuscolo o all’alba. Devi anche tenere conto delle stagioni, perché alcuni animali cambiano il loro comportamento o il loro aspetto a seconda del periodo dell’anno.

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Cosa fare se… incontri una vipera

Incontrare una vipera può essere un’esperienza intimidatoria, ma è importante mantenere la calma e sapere come agire. Le vipere sono serpenti velenosi che si trovano in diverse parti d’Italia, e sebbene i loro morsi siano rari, possono essere pericolosi. Ecco alcuni consigli su come comportarsi in caso di incontro con una vipera:

1. Mantieni la distanza: Se avvisti una vipera, mantieni una distanza sicura. Questi serpenti di solito non attaccano a meno che non si sentano minacciati.
2. Non provocare l’animale: Evita di toccare, spostare o provocare la vipera in qualsiasi modo.
3. Allontanati lentamente: Se la vipera è sul tuo cammino, fai un largo arco per evitarla e continua il tuo percorso.
4. Informa gli altri: Se ci sono altre persone nelle vicinanze, avvisale della presenza della vipera.

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Il sentiero del Monte Valerio

Il sentiero del Monte Valerio

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Il sentiero si snoda sul versante meridionale del Monte Valerio: inizia dal Castelletto, già dimora della famiglia Valerio e ora sede universitaria, per giungere fino alla cima, da cui si gode una vista inconsueta della città di Trieste. È frequentato da docenti e studenti dell’Università di Trieste a scopo didattico: ospita infatti un mosaico di comunità vegetali tra cui spicca il querceto, che accoglie una fauna molto interessante.

Il Monte Valerio, sede anche di un insediamento protostorico, è un laboratorio didattico aperto a escursionisti, turisti e concittadini. L’intervento del Sistema museale, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Vita, ha valorizzato e reso fruibile un originale ecosistema, ancora intatto.

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Laghetti delle Noghere

Laghetti delle Noghere

Parcheggio : alla fine della strada per Noghere  ( Loc. Vignano )
Latitudine: 45.58659
Longitudine: 13.81608
Difficoltà : facile
Tempo di percorrenza : 1 ora
Laghetti delle Noghere: un insieme di otto laghetti, profondi al massimo 7 metri.
I laghi si sono formati dopo gli anni ’70 del Novecento, quando chiuse la fornace, attiva per circa un ventennio, e venne abbandonata la cava d’argilla presente lungo il corso del vicino Rio Ospo, e questa si riempì stabilmente d’acqua suddividendosi in più laghetti.
L’area è divenuta “biotopo naturale”, inserita all’interno dei siti sottoposti a vincolo regionale per la tutela paesaggistica, e contestualmente è stato attrezzato il centro visite che permette di osservare, senza creare disturbo, uccelli e altri animali. Nell’area si incrociano vari sentieri, opportunamente protetti da parapetti in legno e appostamenti.
I laghetti offrono ospitalità a anatre, aironi e cormorani minori durante le migrazioni, ma anche ad anfibi e rettili. Ad essi si affiancano pesci di acqua dolce e tartarughe europee e della Florida, razza liberata dai proprietari poco responsabili che prolifera così tanto da mettere a repentaglio l’esistenza della razza locale. ( tratto da internet )

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