Cascata Kozjak – Kobarid SLO

 

Cascata Kozjak – Kobarid SLO

Il torrente Kozjak, l’affluente sinistro dell’Isonzo (Soča) sgorga in diversi rami molto in alto, sotto il monte Krnčica (2142 m), nel massiccio del Krn (Monte Nero), attraversa diverse forre e cade in sei cascate, tra cui solo le ultime due sono accessibili ai visitatori.

Le cascate del torrente Kozjak si raggiungono dalla strada Kobarid – Drežnica. Subito dopo la diramazione per Drežnica presso il ponte di Napoleone ( vedi fine pagina ) c’e il sentiero segnato dal cartello Slap Kozjak.

Tempo di percorrenza e dislivello: Circa 25 minuti, dislivello di 50 metri.

Si può parcheggiare l’automobile nel parcheggio gratuito dall 8 all 22 subito prima del campeggio Kamp Lazar.

Da qui parte il sentiero:

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Sempre segnalato da cartelli come questo :

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Scesi dalle scale si attraverserà il fiume grazie ad un ponte molto suggestivo…

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Il sentiero costeggia tutto il fiume

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Seguiremo il percorso dell’acqua passando tra i vari ponti.

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E  dopo pochi minuti arriveremo alla cascata Kozjak passando su una passerella che costeggia la roccia.

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Ed eccoci giunti alla cascata kozjak alta circa 15 metri:

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Sulla via del ritorno dalle cascate del Kozjak troviamo a sinistra una deviazione verso l’alto che ci porta alle opere di fortificazione della I guerra mondiale. Un nido di MITRAGLIATRICI ed un posto di OSSERVAZIONE si trovano in posizione dominante ed a breve distanza si scorge pure una CAVERNA in buono stato di manutenzione addossata al versante montuoso e facente parte della serie di rifugi disposti lungo il sistema difensivo
circolare. La gran parte di questi è ormai ricoperta di terra, solo tre sono stati riportati alla luce. Dall’alto del posto di osservazione si può godere di un bellissimo panorama che
spazia su gran parte del sentiero storico e sui verdi tonfani dell’Isonzo.

Il ponte di Napoleone : 

Le due rive dell’Isonzo nei pressi di Caporetto sono collegate sin dall’antichità da un ponte. Il ponte vecchio fu costruito nel 1750. Più tardi vi passò l’esercito di Napoleone perciò ne prese il nome.
Durante la I guerra mondiale, nel giorno seguente alla dichiarazione di guerra, il 24. maggio 1915, gli Austriaci, in ritirata, fecero saltare in aria il ponte. Gli Italiani lo ricostruirono prima in legno,poi in ferro. Durante la II guerra mondiale i partigiani vi
istituirono un posto di difesa del territorio liberato. Oggi vi si trovano DUE LAPIDI
COMMEMORATIVE.

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