La val Saisera è situata nel comune di Malborghetto Valbruna, è attraversata dal torrente Saisera ed è dominata dalle imponenti vette del Jôf Fuart (2.666 m) e del Jôf di Montasio (2.754 m). La valle è profonda pochi chilometri, e le acque del suo torrente si gettano in quelle del fiume Fella. Qui alla fine della vallata risalendo tutta la strada asfaltata si arriva al parcheggio 4 “Le ghiaie” dove noi abbiamo trascorso con il nostro furgoncino 2 giorni.

Curiosità:
Saisera significa in sloveno “dietro il lago”; si ritiene infatti che un tempo in questo luogo sorgesse un lago di formazione glaciale, trattenuto a valle da uno sbarramento di tipo morenico; il lago sarebbe poi scomparso nel 1349 a causa di un terremoto che sconvolse la morfologia della vallata.
(tratto da wikipedia)
Il parcheggio 4 “Ghiaie”
Ampio parcheggio un po in pendenza a quota 1000 m s.l.m. , una parte alberata verso valle , due panchine in legno , un’area verde con panchine e tavoli dove poter fare un pic nic , una malga a pochi passi dove scorrazzano liberamente 3 o 4 mucche e l’inizio di sentieri che portano al rifugio fratelli Grego e al bivacco Stuparich ( sentiero CAI n°611) e al bivacco Mazzeni e sella Nabois (sentiero CAI n°616 ).
“.. Quando non sarò più concedi al mio nome un posticino sulla superba fronte settentrionale delle tue pareti e tieni alto il mio cuore tra i suoi picchi meravigliosi..”
Giulio Kugy












A pochi passi attraversando il ponte su strada asfaltata troviamo una fontana con acqua potabile. Buona e fresca!!!
Sentiero 616 – al bivacco Mazzeni
Primo giorno…
Decidiamo come primo giorno di raggiungere il bivacco Mazzeni tramite il sentiero 616 che parte subito vicino alla malga Saisera in discesa verso il letto del fiume passando per una foresta di pino molto suggestiva.



Dopo circa 5 minuti troviamo a destra di un ponte il segnavia per il bivacco Mazzeni.

Da qui comincia una salita non proprio facile da fare con i bambini,ma con calma e un po di attenzione….









Dopo circa 1 ora abbondante siamo arrivati a poche centinaia di metri dl bivacco e ci fermiamo nei pressi dell’antro , dove al suo interno, è posto abbeveratoio con una parte dedicata al sale , ottimo cibo per gli stambecchi.



Una breve sosta e pronti per partire, una coppia ci sconsiglia di proseguire perchè il sentiero e la parete per raggiungere il bivacco è franata … quindi lacrime agli occhi e un po d’amaro in bocca ritorniamo sui nostri passi… un vero peccato… Comunque in conclusione , il panorama è sempre stupendo, molti ruscelli e tanti incontri di animali selvatici, noi abbiamo avuto la fortuna di incontrare un bel scoiattolo nero..
Sentiero 611 – Al Rifugio F.lli Grego
Secondo giorno…
Decidiamo dopo una notte passata sotto un temporale, di raggiungere il rifugio F.lli Grego per fare una sosta , merenda e camminare ancora per una trentina di minuti e vedere il laghetto Partiamo a destra della cappella Florit, dove troviamo i segnavia.
Ci sono due possibilità per raggiungere il rifugio, il sentiero 611 o la strada sterrata .Noi abbiamo fatto il 611 in salita e la strada in discesa al ritorno…




Poi il sentiero ha cominciato ad essere scivoloso e il fango non ha aiutato …i bambini in compenso si sono divertiti … con molta calma in certi tratti piu pericolosi siamo giunti al rifugio !!!


Dopo le fette di torta Sacher , i cappuccini, foto, timbro del rifugio … siamo andati a vedere il laghetto…









…. il laghetto sembra uno stagno… peccato.
In conclusione il posto è molto bello , vari spunti per passeggiate , ma una buona idea è rimanere in relax nella zona verde ad ammirare la catena del Montasio.
E’ stata una bella AVVENTURA!!!
Buona gita !!!