Passeggiata autunnale da Povir alla cima del Monte Stari Tabor

Un percorso di 8 km attraverso boschi color rame.
L’autunno è quel periodo magico in cui il Carso rivela la sua vera bellezza. I boschi esplodono in mille sfumature, il vento trasporta i profumi terrosi delle foglie umide e ogni passo sembra un ritorno alla tranquillità. È stato in questo incantevole scenario che ho intrapreso una piacevole passeggiata di 8 km, partendo dal villaggio sloveno di Povir e raggiungendo la cima del Monte Stari Tabor. Questo percorso è semplice ma ricco di fascino, fonde natura, storia e quel senso di libertà che solo i sentieri del Carso possono offrire.

Il viaggio inizia nel pittoresco villaggio di Povir, appena oltre il confine italiano, dove una manciata di case in pietra si annidano in un ambiente tranquillo.

Povir, un tempo conosciuto come Poverio è un piccolo e affascinante villaggio situato nel Carso sloveno, all’interno del comune di Sežana, nella regione del Litorale (Slovensko Primorje). Il nome del luogo sembra derivare dal termine vir, che significa “sorgente” o “vena d’acqua”, un chiaro riferimento alle tipiche fenditure carsiche da cui, dopo le piogge, nascono piccoli ruscelli. Sulla collina di Stari Tabor (603 m), che sovrasta il villaggio, si possono ancora vedere i resti di un antico insediamento fortificato risalente alla tarda età del Bronzo, che continuò a essere abitato anche in epoca romana. Durante il Medioevo, Povir si sviluppò come un villaggio agricolo strategicamente posizionato lungo le vie che collegavano l’entroterra alla costa, e nel XV secolo fu costruita una torre difensiva per proteggersi dalle incursioni ottomane. Nei secoli successivi, il paese passò sotto il dominio asburgico, italiano e jugoslavo, fino a diventare parte della Slovenia indipendente nel 1991. Oggi, Povir conta poco più di 300 abitanti e conserva il suo carattere carsico, con doline, muretti a secco e vigneti. Inoltre, il borgo rappresenta un punto di partenza ideale per escursioni naturalistiche e culturali, perfetto per chi ama esplorare la natura e la storia del Carso più autentico. Dopo un po di storia…partiamo !!!

Dopo aver parcheggiato l’auto vicino alla chiesa del paese, ho da prima attraversato il ponte ferroviario e diretto verso sinistra dove si possono notare i segnavia boschi e rossi e imboccato il sentiero in leggera salita che si addentra nel bosco, seguendo le indicazioni per Stari Tabor.

L’aria del mattino era frizzante, permeata da quella tipica umidità autunnale che si aggrappa al profumo del muschio. I colori del bosco erano mozzafiato: gialli, arancioni e rossi si mescolavano al verde intenso dei sempreverdi, creando un mosaico che sembrava dipinto da un artista.

Dopo il tratto iniziale attraverso i prati, il sentiero si restringe e si inoltra nella vegetazione lussureggiante, dove su un albero… un cartello son su scritto attenzione proprietà dell’ orso!!!

Verso la cima dello Stari Tabor
Ripreso il cammino, il sentiero prosegue in salita, sempre immerso tra alberi e muretti a secco. Il dislivello non è impegnativo, ma si sente quel giusto sforzo che scalda le gambe e il cuore. Lungo il percorso si incontrano alcune radure panoramiche, da cui si può già intravedere la sagoma del Monte Stari Tabor.

Dopo circa un’ora di cammino tranquillo, eccoci sulla cima dello Stari Tabor (603 m).

Il panorama che si apre davanti è mozzafiato: il Carso sloveno si stende a perdita d’occhio, un mare di colline color rame e verde scuro. Verso sud, il profilo lontano dell’Adriatico; verso nord, le Alpi Giulie fanno capolino con le loro cime già innevate.
Seduti sulla panchina, con lo zaino accanto, abbiamo tirato fuori un po di cibo e una borraccia d’acqua. È il momento più bello di ogni escursione: il silenzio della cima, la soddisfazione della salita, e quella sensazione di gratitudine che accompagna chi ama le passeggiate in montagna. Come sempre abbiamo lasciato la nostra firma sul libricino di vetta e raccolto , per la nostra collezione, il timbro di vetta.

Il ritorno avviene lungo lo stesso sentiero, ma abbiamo fatto una piccola variante: dalla cima siamo scesi lungo il sentiero attrezzato, facile e divertente, giusto per dare un di senso alpinistico alla gita.

È un’escursione semplice, ma ricca di bellezza ,perfetta per chi ama camminare in tranquillità e scoprire luoghi poco battuti.

Informazioni utili per l’escursione :
📍 Punto di partenza:
– Paese di Povir (Slovenia)
🎯 Punti di interesse:
– Grotta Hudickov Spodmol (deviazione breve segnalata)
– Cima del Monte Stari Tabor (603 m)
🚶‍♂️ Dati tecnici:
– Lunghezza complessiva: circa 8 km
– Dislivello: ~300 m
– Tempo di percorrenza: 2 ore e 30 minuti (andata e ritorno con pausa)
– Difficoltà: facile–escursionistica
– Segnaletica: buona, con indicazioni bianco-rosse
– Punti d’acqua: assenti lungo il percorso (portare scorta)
🍁 Periodo consigliato:
Autunno e primavera, quando il Carso offre i colori più intensi e le temperature sono ideali per camminare.
🧭 Attrezzatura consigliata:
– Scarponcini da trekking, bastoncini, acqua, lampada frontale per esplorare la grotta, giacca antivento.
🗺️ Cartografia utile:
– Carta escursionistica Slovensko Primorje 1:25.000 o app outdoor . Segnale telefonico presente su tutto il sentiero.

La passeggiata da Povir allo Stari Tabor è un’esperienza che mescola natura, leggende e un silenzio avvolgente. È il percorso ideale per l’autunno, quando i boschi si tingono di colori caldi e il Carso rivela il suo lato più poetico. Ogni passo offre scorci, profumi e suoni che si fissano nella memoria, un piccolo viaggio nel cuore autentico della Slovenia che ci circonda.

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