Sentiero Rekikenca – pozzo Spacal – Monte Coste
Il sentiero percorre l’altura dove una volta sorgeva il castelliere di Sales; attraversa una zona di pineta a pino nero; arriva poi allo stagno Rekikenca ed infine al pozzo Spacal intitolato al noto artista triestino per poi raggiungere il Monte Coste. Percorrendo questo itinerario, all’escursionista sarà presentato uno spaccato delle soluzioni adottate in passato dalle popolazioni locali per sopperire alla mancanza in Carso di una rete idrografica superficiale.
Le strutture che una volta permettevano la raccolta dell’acqua : lo stagno e il pozzo.
Oggi con mia figlia ed Emi abbiamo percorso questo sentiero allungandolo di qualche chilometro per raggiungere anche la cima del Monte Coste, dove in una giornata soleggiata e limpida si gode una bella vista.L’itinerario è di circa 7 km.
L’itinerario parte dall’abitato di Sales e precisamente vicino al civico n° 92 dove troviamo il primo cartello informativo.
Dopo una decina di minuti giungeremo allo stagno Rekikenca
Aggirato lo stagno , dopo aver letto il cartellone informativo, prenderemo il sentiero a sinistra (sentiero gemina )
per arrivare dopo una ventina di minuti al pozzo Spacal. Troveremo lunga la strada varie stradine , ma noi proseguiremo dritti sulla via principale segnalata anche dal segnavia cai n°36 posizionato su un lavatoio , dopo un piccolo tratto in discesa su strada asfaltata ed in mezzo alle case troveremo il pozzo Spacal.
Lojze Spacal (Trieste, 15 giugno 1907 – Trieste, 6 maggio 2000) è stato un pittore italiano di origine slovena, esponente della comunità slovena in Italia,noto anche come Luigi Spacal è nato sul Carso triestino da una famiglia di nazionalità slovena.Nel 1930 viene arrestato con l’accusa di antifascismo e inviato al confino ad Accettura, in Basilicata. Durante gli anni del confino scopre la sua vocazione artistica. Nel 1934 si diploma al liceo artistico di Venezia. Comincia ad esporre le sue prime opere nel 1937.Nel 1942 viene reinviato al confino in Abruzzo e, in seguito, assegnato a un battaglione speciale di lavoro a Forte dei Marmi. Ciononostante, riesce a continuare ad esporre le sue opere tanto che, nel 1944, allestisce la sua prima personale. Nel 1948 partecipa per la prima volta alla biennale veneziana.Nel 1958 vince il Gran premio internazionale “per un disegnatore e incisore” alla Biennale di Venezia, nel 1959 il 2º premio alla Biennale internazionale d’arte grafica di Lubiana. Nel 1974 gli viene conferito il premio Prešeren, massimo riconoscimento artistico sloveno, ed il “San Giusto d’Oro” nel 1977. Nel 1998 gli viene dedicato un museo nel castello di San Daniele del Carso.
Da qui ritorneremo sui nostri passi fino all’ultimo bivio che abbiamo superato , seguendo sempre il segnavia n° 45
che ci porterà fino o quasi alla cima del monte Coste. Cammineremo ancora in salita fino ad un bivio dove troveremo il cartello del vecchio confine. Prenderemo il sentiero a sinistra.
Da qui è tutto salita fino a raggiungere la cima del Monte Coste. Il sentiero è ben segnato dai segnavia, ma poco visibile il tracciato.
Dopo circa una mezz’ora arriveremo sulla cima del monte, dove, come detto prima si può godere di una bella vista.
Da qui, dopo una bella e meritata pausa, ritorneremo per lo stesso sentiero fino al bivio con il cartello confinario, e imboccheremo il sentiero che va a destra. Questo sentiero passa attraverso una dolina a parer mio molto suggestiva, circondata da muretti a secco. Fatto l’ultimo tratto in salita, ultimo sforzo della gita, seguiremo sempre il sentiero contrassegnato con il n°3 fino ad incontrare una strada sterrata abbastanza ampia.
Giunti a questo punto gireremo a destra, tutta discesa su strada ampia e ghiaiosa.
fino ad arrivare di nuovo allo stagno.
In conclusione , è stata una bella passeggiata, poco frequentata e sempre ben soleggiata. Abbiamo percorso all’incirca 7 km tutti ne bosco.