Passeggiata autunnale da Povir alla cima del Monte Stari Tabor
Un percorso di 8 km attraverso boschi color rame. L’autunno è quel periodo magico in cui il Carso rivela la sua vera bellezza. I boschi esplodono in mille sfumature, il vento trasporta i profumi terrosi delle foglie umide e ogni passo sembra un ritorno alla tranquillità. È stato in questo incantevole scenario che ho intrapreso una piacevole passeggiata di 8 km, partendo dal villaggio sloveno di Povir e raggiungendo la cima del Monte Stari Tabor. Questo percorso è semplice ma ricco di fascino, fonde natura, storia e quel senso di libertà che solo i sentieri del Carso possono offrire.
Ciao a tutti e bentornati, molti mi hanno chiesto come utilizzare lo shemagh per proteggersi dal freddo in inverno, e dato l’interesse crescente, ho deciso di raccogliere alcuni consigli pratici su come , secondo me, indossarlo al meglio. Ci sono anche tantissimi video su YouTube dove ho preso spunto per come indossarlo, ma alcune volte modificando i passaggi e lo stringimento dei lembi perché fastidiosi/poco comodi o poco stringenti. Lo shemagh, noto anche come keffiyeh o kefiah, è un tradizionale copricapo mediorientale, divenuto negli anni un accessorio di grande versatilità e utilità in tutto il mondo. Utilizzato da secoli dalle popolazioni del deserto per proteggersi dalle condizioni climatiche estreme, lo shemagh è oggi apprezzato da escursionisti, survivalisti, militari e appassionati di outdoor per la sua straordinaria praticità.
In questo articolo ho raccolto un pò la storia di questo capo iconico, descrivendo i suoi molteplici utilizzi, i materiali più adatti e le diverse tecniche per indossarlo a parer mio correttamente nei vari contesti. Preciso che ho raccolto queste informazioni nel corso del tempo, spinto dal mio grande interesse per questo accessorio. Inoltre, ho personalmente testato le varie configurazioni per indossarlo, così da poter offrire consigli pratici basati sull’esperienza diretta. Non manca mai nel mio zaino!
Ciao a tutti, oggi vi voglio parlare brevemente di una applicazione molto utile per chi pratica trekking o “gira” per le montagne. Nel mondo dell’escursionismo e delle attività all’aria aperta, la sicurezza è sempre la priorità numero uno. Recentemente, ho avuto l’opportunità di testare GeoResQ, un’app sviluppata dal Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) in collaborazione con il Club Alpino Italiano (CAI), progettata per fornire assistenza e soccorso in montagna. Durante le mie avventure tra i sentieri e le cime, ho messo alla prova le funzionalità di GeoResQ, scoprendo come questa applicazione possa fare la differenza in situazioni critiche. In questo articolo, condividerò con voi la mia esperienza dettagliata con GeoResQ, evidenziando i suoi punti di forza, le potenzialità e come può diventare un alleato indispensabile per tutti gli amanti della montagna. Preparatevi a scoprire come la tecnologia possa rivoluzionare la nostra sicurezza durante le escursioni!
Ciao a tutti, oggi vi voglio parlare della fotografia in montagna con un accessorio che ormai abbiamo tutti… lo smartphone! Premetto che non sono un fotografo, ma negli anni ho fatto molte foto e vorrei condividere con voi alcuni consigli basati sulla mia esperienza su come fare delle belle foto quando siamo in montagna. La montagna offre scenari mozzafiato che non si dimenticano facilmente: cime maestose, foreste silenziose, riflessi cristallini di laghi e panorami infiniti. Catturare questi momenti può sembrare un’impresa complessa, soprattutto senza una fotocamera professionale. Ma la buona notizia è che oggi uno smartphone può essere un ottimo strumento per immortalare la bellezza della natura, purché si conoscano alcuni trucchi e tecniche.
Il paracord, abbreviazione di “parachute cord”, è un accessorio che ha superato i confini del suo uso originario per diventare un elemento indispensabile nell’equipaggiamento di chi ama l’avventura e la sopravvivenza in natura e non solo.
Ma cosa rende il paracord così speciale e come viene utilizzato sia in ambito militare che civile?
Cari amici e amiche, vi scrivo per comunicarvi una brutta notizia: il mio account di Telegram è stato hackerato e non posso più accedervi. Mi dispiace molto per questo inconveniente, ma non voglio lasciarvi senza le mie novità e i miei consigli.
Per questo motivo, ho deciso di aprire un nuovo canale su WhatsApp, dove potrete continuare a seguirmi e a interagire con me. Vi invito a iscrivervi numerosi, basta cliccare sul link che trovate qui sotto.
Viste le richieste che mi sono arrivate nell’ultimo periodo, oggi voglio parlarvi, in generale, di un argomento molto importante per chi ama la montagna: Come valutare il meteo in montagna.
Il meteo in montagna è molto diverso da quello che si può osservare in pianura o in città, perché dipende da molti fattori, come la pressione atmosferica, le nubi, i venti e le correnti. Per questo motivo, è bene informarsi prima di partire per una gita o un’escursione, ma anche saper osservare i segnali che la natura ci offre durante la nostra permanenza in quota.
Ciao a tutti! Siamo felici di annunciarvi che abbiamo creato dei nuovi profili su alcune delle piattaforme social più popolari del momento. In questo modo potrete rimanere sempre aggiornati sulle nostre novità e le nostre iniziative.
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Un saluto a tutti i lettori e buone passeggiate ! Vi aspettiamo numerosi!
GPS Visualizer è un’utilità in linea che crea mappe e profili dai dati geografici. È libero e facile da usare, ma potente ed estremamente personalizzabile. L’ingresso può essere sotto forma di dati GPS (tracciati e waypoint), percorsi di guida, indirizzi di strada o semplici coordinate.
In questo articolo vi segnalo e consiglio delle app su piattaforma Android. Io le uso per pianificare, arrivare nel luogo prestabilito, mappare il sentiero ecc.
Le app le potete scaricare dal play store di google.