Ciao a tutti, la nostra gita di oggi inizia dal parcheggio adiacente il castello di San Servolo (Socerb) per andare a visitare i paesi di Beka e Ocizla passando per il sentiero tematico Tigrovska pot .
Dal parcheggio scendiamo per la strada asfaltata per circa 5 minuti e prenderemo il sentiero a sinistra , bello ampio e dritto per raggiungere l’abitato di Beka.
Dopo circa 50 minuti di cammino nel bosco e arrivati alla strada asfaltata giriamo a sinistra in salita fino a raggiungere il centro di Beka :
Il castello di San Servolo (Grad Socerb o Strmec in sloveno, Schloss Sankt Serff in tedesco) si trova in Slovenia nel comune di Capodistria, a poca distanza dal confine italo-sloveno; è una rocca costruita su una rupe a più di 350 m s.l.m
Un po’ di storia ( tratta da Wikipedia) :
Venne costruito per difendere il territorio dagli Ungari; il nucleo iniziale risale presumibilmente al IX secolo, e poi ampliato nel corso dei secoli. Fu teatro di molte battaglie e, in particolare, di quelle tra gli austriaci e i veneziani all’inizio del XVI secolo per il controllo del commercio del sale che si produceva nelle saline di Zaule e transitava lungo la Val Rosandra.Fu proprietà dei veneziani dal 1463 al 1511 che lo usavano come estrema difesa dai Turchi e dall’Impero Austriaco. Nel 1521 ne divenne poi proprietario il capitano triestino e nobile Nicolò Rauber; come sede del capitanato feudale con diritti circondariali estendeva il proprio controllo su un territorio piuttosto vasto, comprendendo, oltre al villaggio stesso di San Servolo (Socerb) e Castel, anche Cernotti, Podgorje, Piedimonte, Petrinje, Clanzi in Valle, Occisla-Clanzo, Beka (Becca), Prebenico, Vodice e San Sergio.All’inizio del XVII secolo, durante la guerra degli Uscocchi (1615-1617), il castello fu del nobile triestino Benvenuto Petazzi; i conti Petazzi mantennero il capitanato di Socerb fino al 1688, quando lo restituirono all’arciduca di Graz per trasferirsi a Zaule. Nel 1689 il castello fu visitato, descritto e raffigurato dallo storico Janez Vajkard Valvasor. Nella prima metà del XVIII secolo il capitanato di Socerb passò nelle mani dei marchesi de Priè; nel 1768 fu acquistato dai conti Montecuccoli di Modena che ne mantennero la proprietà anche dopo l’abolizione della servitù della gleba nel 1848. A causa dei danni dovuti a un incendio provocato nel 1780 da un fulmine, all’inizio del XIX secolo il castello cadde in rovina. I resti furono descritti nel 1823 dal conte Girolamo Agapito e ne venne realizzato un dipinto nel 1842 da August Tischbein. Quello che rimaneva del castello fu acquistato nel 1907 dal barone triestino Demetrio Economo che lo ristrutturò nel 1925[1] sanando il muro di cinta e rimuovendo le altre rovine. Durante la seconda guerra mondiale, nel periodo della lotta di liberazione, grazie la posizione strategica, venne usato come sede da parte di milizie partigiane prima e dall’esercito tedesco dopo che lo conquistò nell’autunno del 1944. Nel dopoguerra fu nuovamente ristrutturato e ha assunto un’importanza storica e un interesse prettamente turistico.
Abbiamo trascorso alcuni giorni a Lasko ( Slovenia ) per rilassarci alla terme e visitare il posto e fare qualche passeggiata. Abbiamo deciso di raggiungere la vetta del Monte Hum , posto consigliato dai gestori della fattoria dove abbiamo soggiornato.
La nostra gita inizia dal parcheggio adiacente il castello Tabor.
Fatta una visita nel piazzale interno al castello ( all’interno un ristorante ) e fatto il giro delle mura , ci siamo diretti dalla parte opposta dove troviamo due cartelli informativi multilingue. Da qui parte la nostra gita….
Bellissimo e panoramico sentiero che porta da Contovello al parco di miramare, ombreggiato e facilmente percorribile. Il ritorno invece è un pò più impegnativo ma ne vale assolutamente la pena percorrerlo, Il dislivello si aggira sui 220-240 metri. Fa parte dei “sentiero dei pescatori”.
Latitudine: 45.70480 Longitudine: 13.72094
Parcheggiata l’automobile nel piazzale di fronte la chiesetta a Contovello, vediamo subito il cartello che indica l’inizio del sentiero natura.
Scendiamo circa per 300 metri lunga la strada asfaltata che ci porta allo stagno di Contovello…
Sulla strada in pietra che porta al castello di San Giusto si trova il pozzo romano.è posto su un tombino con su scritto : “Pozzo romano rinvenuto nel 1931 – XI E.F”
Passando per Duino, una visita al castello ci sta. Il biglietto per adulti è 8 euro + 2 per visitare la rocca di Duino , le rovine del castello della “dama bianca”.
Parcheggio : nella piazza Banfield ( strada provinciale costiera n°14 ) Difficoltà : facile Durata: meno di due ore Download mappe: QUI
Un tempo questo sentiero era conosciuto come Passeggiata Duinese.
Il suo nome attuale è stato dato in onore al poeta ermetico praghese Rainer Maria Rilke (1875-1926), che soggiornò al castello di Duino ospite dei principi Thurn und Taxis nel 1911 e 1912. Sembra che il poeta, durante una passeggiata lungo la costiera tra Duino e Sistiana, in una giornata di gelida Bora, abbia avuto l’ispirazione per i primi due versi delle Elegie Duinesi, che portò poi a compimento nel 1922.