Bellissimo e panoramico sentiero che porta da Contovello al parco di miramare, ombreggiato e facilmente percorribile. Il ritorno invece è un pò più impegnativo ma ne vale assolutamente la pena percorrerlo, Il dislivello si aggira sui 220-240 metri. Fa parte dei “sentiero dei pescatori”.
Latitudine: 45.70480 Longitudine: 13.72094
Parcheggiata l’automobile nel piazzale di fronte la chiesetta a Contovello, vediamo subito il cartello che indica l’inizio del sentiero natura.
Scendiamo circa per 300 metri lunga la strada asfaltata che ci porta allo stagno di Contovello…
Sul colle di San giusto si trovano delle cose interessanti e con la storia poco conosciuta…
Una di queste è la meridiana posta sulla parete del “ricreatorio” “E.Toti” sulla sommità del colle di S.Giusto a pochi passi dalla cattedrale.
La meridiana costruita su lastra di marmo di Carrara ( non proprio un ottimo materiale che come indica la scritta sulla targa divulgativa si deforma causa l’incurvamento ) , è stata restaurata in occasione dei lavori di restauro del ricreatorio sottostante.L’orologio venne donato alla città di Trieste dal Capitano Enrico Alberto d’Albertis ((Voltri 1846-Genova 1932) è noto nell’ambiente gnomonico per le numerose meridiane da lui realizzate.)
Museo della guerra -Freilichtmuseum des Gebirgskrieges 1915-18
Il museo della guerra , completamente gratuito si trova subito dopo il confine con l’Austria sul passo del monte croce carnico. ( Google Maps )
Parcheggiata l’automobile in uno dei vari ampi parcheggi situati sia in Italia che in Austria , si nota subito una pala eolica. Da li inizierà la nostra escursione nel museo all’aperto.
Monte Lussari 1789 m s.l.m: il sentiero del pellegrino
Il sentiero del Pellegrino venne chiamato così perchè è una via usata dai pellegrini che vogliono salire alla chiesa della Madonna del Lussari. Sul sentiero ci sono le stazioni della Via Crucis che e terminano in cima al monte.
Parcheggio a sinistra della cabinovia a Camporosso 805 m s.l.m , ci sono dei cartelli stradali che indicano il sentiero del pellegrino.
Il torrente Kozjak, l’affluente sinistro dell’Isonzo (Soča) sgorga in diversi rami molto in alto, sotto il monte Krnčica (2142 m), nel massiccio del Krn (Monte Nero), attraversa diverse forre e cade in sei cascate, tra cui solo le ultime due sono accessibili ai visitatori.
Le cascate del torrente Kozjak si raggiungono dalla strada Kobarid – Drežnica. Subito dopo la diramazione per Drežnica presso il ponte di Napoleone ( vedi fine pagina ) c’e il sentiero segnato dal cartello Slap Kozjak.
Il sentiero del Dint ( Cai n° 997 )si trova a Barcis ( PN ) e ha inizio presso il Centro Visite della Riserva Naturale della Forra del Cellina, raggiungibile oltrepassando il terrapieno di Ponte Antoi che attraversa il lago di Barcis.
La strada Napoleonica parte dal parcheggio di borgo San Nazario ( Prosecco ) , sino alla piazzola dell’Obelisco di Opicina.
Il nome ufficiale del sentiero ( segnavia cai n°1 ) è strada Vicentina, dal nome dell’ingegner Giacomo Vicentini che progettò e costruì il tracciato nel 1821. Il sentiero attuale è stato migliorato subito dopo il dopoguerra.
Partendo da Prosecco è tutto in salita , si passa dai 276 m s.l.m. e si arriva all’obelisco situato a 343 m s.l.m. ed è lungo poco meno di 4 km.
Subito all’inizio del parcheggio di borgo San Nazario seguendo il sentiero cai n°12 ( a sinistra ) , si può visitare la Vedetta Italia. La strada Napoleonica è soleggiata ed al riparo della bora, per cui è piacevolmente percorribile anche d’inverno.
L’obelisco di Opicina è un monumento storico situato nella frazione di Opicina, nel comune di Trieste. Fu eretto nel 1830 per commemorare la visita dell’imperatore Francesco I d’Austria alla città e alla sua provincia.
L’obelisco è alto 13 metri e si trova sulla sommità di una collina che domina il golfo di Trieste. È circondato da un parco pubblico che offre una splendida vista panoramica.
L’obelisco di Opicina è uno dei simboli della presenza austriaca a Trieste, che durò dal 1382 al 1918. Trieste era infatti il principale porto dell’impero asburgico e un importante centro commerciale e culturale. L’imperatore Francesco I visitò Trieste nel 1825 e nel 1830, per rafforzare i legami con la città e promuovere il suo sviluppo. Durante la sua seconda visita, l’imperatore inaugurò l’obelisco, che era stato progettato dall’architetto Pietro Nobile e realizzato dallo scultore Antonio Bosa.
L’obelisco di Opicina è costituito da quattro blocchi di pietra calcarea bianca, sovrapposti a formare una colonna. La base è decorata con quattro stemmi: quello dell’impero austriaco, quello della città di Trieste, quello della provincia di Trieste e quello della famiglia Habsburg-Lorena. Il fusto è ornato con quattro medaglioni raffiguranti l’imperatore Francesco I, la sua consorte Carolina Augusta di Baviera, il loro figlio Ferdinando I e la sua sposa Maria Anna di Savoia. La sommità è coronata da una piramide con una croce e una sfera.
L’obelisco di Opicina si erge a 350 m. s.l.m poco prima del capolinea del tram.
Da qui ha inizio l’affascinante percorso della Strada Napoleonica che porta a Prosecco.
Il Museo all’aperto del Monte Ermada offre la possibilità di scoprire la linea difensiva austro-ungarica fortificata nel settembre del 1916 dopo la Sesta Battaglia dell’Isonzo. La vittoria italiana aveva costretto l’esercito asburgico ad abbandonare le alture attorno a Monfalcone e ad attestarsi in questa zona del Carso triestino. La scelta di fermarsi sul Monte Ermada e sulle sue cime circostanti non fu casuale, ma fu di natura strategica e pratica.
Parcheggiata l’automobile nei pressi del paese di Malchina, di fronte alla trattoria 1908 inizia il nostro itinerario che ci porterà alla cima del monte Ermada. Seguiremo all’inizio i segnavia bianchi/blu (vertikala).
Nelle immediate vicinanze del Santuario di Monte Grisa si trova oggi la vedetta d’Italia. Da qui come dalla terrazza del santuario la vista sul golfo è splendida e specialmente in occasione della Barcolana .
Passando per Duino, una visita al castello ci sta. Il biglietto per adulti è 8 euro + 2 per visitare la rocca di Duino , le rovine del castello della “dama bianca”.
Parcheggio : nella piazza Banfield ( strada provinciale costiera n°14 ) Difficoltà : facile Durata: meno di due ore Download mappe: QUI
Un tempo questo sentiero era conosciuto come Passeggiata Duinese.
Il suo nome attuale è stato dato in onore al poeta ermetico praghese Rainer Maria Rilke (1875-1926), che soggiornò al castello di Duino ospite dei principi Thurn und Taxis nel 1911 e 1912. Sembra che il poeta, durante una passeggiata lungo la costiera tra Duino e Sistiana, in una giornata di gelida Bora, abbia avuto l’ispirazione per i primi due versi delle Elegie Duinesi, che portò poi a compimento nel 1922.
Sentiero Cai n° 1 Santa Croce – Aurisina Cai n°32 – cimitero austro-ungarico
Parcheggiata l’automobile nei pressi della parrocchia San Quirirco e Giulietta , tenendoci sulla destra, troveremo il primo segnavia cai n° 1 del monte Babiza ( 219 m )
Sentiero CAI n° 46a – 1 da Jama al monte Carso passando per la vedetta di Crogole, grotta delle antiche iscrizioni , rifugio Premuda
Difficoltà: media
Chilometri del percorso: 4 km
Per scaricare le mappe (file gpx , kml , tcx ) cliccate QUI !!!
Parcheggiata l’automobile nel comodo parcheggio gratuito difronte il teatro di Bagnoli seguiremo la strada asfaltata dietro il teatro, passato il ponte sulla nostra destra troveremo l’inizio de sentiero…
Seguiremo il segnavia con il numero 46a…
Il sentiero comincia in salita in mezzo al bosco….
Dopo una decina di minuti arriveremo nel centro abitato , andremo a sinistra, troveremo solamente una piccola indicazione Alpe adria trail ….
Fino ad arrivare a questo cartello informativo….
Ci terremo sulla sinistra su una strada sterrata molto larga….
Fino a raggiungere questo bivio…
Seguiremo le indicazioni per la vedetta di Crogole / monte Carso
Dopo alcuni passi troveremo il segnavia CAI n° 1 che seguiremo fino alla fine ….
In lontananza la vedetta di Crogole , dove ammireremo una splendida vista di Trieste , Muggia e Capodistria….
Ancora salita …. passato il cartello del ex confine proseguiremo sempre dritti ….
Il sentiero comincia a salire su un terreno non proprio facile…
DA qui si può godere di un bellissimo panorama ….
Arrivati quasi in cima al Monte Carso seguiremo sempre il sentiero numoro 1 !!!!
Da questo punto il sentiero comincia ad essere molto stretto e in discesa…
Dopo alcuni monuti, costeggiando le rocce troveremo la Grotta delle antiche iscrizioni …
L’interno della grotta…
Continuiamo il cammino ….
Il sentiero sempre ben segnato , stretto e in discesa …
In mezzo al ghiaione …
Ancora pochi passi e ci ritroviamo sulla strada asfaltata , dove comincia il sentiero dell’amicizia !!!
Acquedotto romano
Pochi passi ancora in discesa , sulla destra troveremo il Rifugio Premuda…
Seguiremo tutta la strada fino ad arrivare in Piazza a Bagnoli
Arrivati in piazza ci terremo sulla sinistra fino ad arrivare al parcheggio dietro il teatro di Bagnoli, avremo precorso circa 4 km !!!!